Bridgestone studia nuove mescole (anche per consolidare il suo primato globale)

È da anni in testa alla classifica dei produttori di pneumatici in base al fatturato, anche se il margine su Michelin, secondo brand in classifica, si sta riducendo progressivamente: ecco perché Bridgestone sta studiando nuove soluzioni per consolidare il primato globale, che riguardano lo sviluppo di nuove mescole, ma anche interventi legati ad altri marchi della sua galassia.

Le novità in casa Firestone

Sotto l’egida di Bridgestone, infatti, ricadono vari altri brand costruttori di pneumatici e, in particolare, Firestone, storico marchio statunitense (fondato nel 1900 ad Akron, nell’Ohio) che i giapponesi hanno rilevato nel 1988. Negli ultimi anni, il gruppo nipponico ha lavorato duramente per riportare in auge gli pneumatici Firestone ed effettivamente oggi questi modelli sono ben presenti sul mercato europeo, venduti anche dagli e-Commerce specializzati quali EuroimportPneumatici.

Tra le soluzioni più recenti e apprezzate possiamo citare il Firestone Roadhawk (specifico per la stagione estiva, con certificazione di classe “A” nella classificazione europea per frenata sul bagnato e performance durature nel tempo), il Firestone Multiseason 2 (all season omologato per l’inverno, grazie alla certificazione 3PMSF) e il Firestone Winterhawk 4 (invernale di nuova generazione che garantisce massimo controllo e maneggevolezza anche nelle situazioni climatiche più ardue), tutti contraddistinti da un favorevole rapporto tra qualità e prezzo.

Firestone Direct, servizio di assistenza domiciliare

Oltre al lato puramente commerciale, le attenzioni dell’azienda si sono concentrate anche sullo sviluppo di servizi di assistenza e tutela dei clienti: nasce così Firestone Direct, un sistema di manutenzione del veicolo a domicilio, in fase di sperimentazione negli Stati Uniti.

Per questo servizio, Bridgestone utilizza furgoni progettati su misura e appositamente attrezzati, affidati a tecnici certificati che utilizzano le ultime tecnologie disponibili per offrire un’ampia gamma di interventi di manutenzione, tra cui cambio olio e filtri, riparazione e sostituzione di pneumatici, controllo e sostituzione della batteria e altro ancora.

Attenzione al cliente

Sempre in tema di assistenza al cliente, la casa madre ha avviato un progetto in collaborazione con Allianz Partners, ovvero una speciale assicurazione degli pneumatici contro atti vandalici o danni accidentali. La formula si chiama Bridgestone Easy Move, è riservata agli automobilisti che hanno acquistato un set di quattro pneumatici da 17” o di misura superiore da un rivenditore First Stop o Bridgestone Partner e dura un anno, durante il quale si ha diritto alla sostituzione di una gomma in caso di atto vandalico o di danno accidentale non riparabile.

Lo sguardo al futuro

In entrambi i casi parliamo di modalità innovativa di assistenza ai clienti, che creano un rapporto di fiducia e di fidelizzazione continuativa nel tempo e che dimostrano la capacità di Bridgestone di guardare oltre al presente. La stessa filosofia avanguardista diventa evidente nell’accordo siglato con Versalis, società chimica del gruppo ENI, che collaborerà con il brand giapponese nella ricerca, produzione e fornitura di gomma sintetica con proprietà avanzate per la realizzazione di pneumatici ad alte prestazioni.

Come spiegato da una nota stampa, le divisioni R&D delle due aziende collaboreranno nell’ottica di un modello di Open Innovation, concentrandosi sullo sviluppo di tecnologie e nuovi gradi di elastomeri, tra cui SBR (gomma stirene butadiene) per mescole di pneumatici premium.

Già nei mesi scorsi, inoltre, Bridgestone aveva stretto partnership con altre due società chimiche – Arlanxeo e Solvay – per la creazione di una nuova piattaforma formulativa, battezzata Techsys, che porterà allo sviluppo di gomme 30% più resistenti all’usura con una resistenza al rotolamento inferiore fino al 6% rispetto alle attuali produzioni, con benefici indiretti sull’impatto ambientale.

Riduzione dell’impatto ambientale

Sono invece diretti gli aspetti positivi della svolta ambientale nella produzione di Bridgestone, che ha attivato un impianto di energia solare nella contea di Aiken, South Carolina, per rispondere alle esigenze del vicino stabilimento di Graniteville, dove sono prodotti pneumatici per camion leggeri e automobili.

La nuova installazione include circa 8 acri di pannelli solari che generano 2 megawatt di energia e permettono di ridurre le emissioni di CO2 di 1.400 tonnellate all’anno, equivalenti al consumo annuo di elettricità di oltre 200 case.

Come ricorda Paolo Ferrari, presidente e CEO di Bridgestone Americas, “la sostenibilità è fondamentale per la nostra attività e integrata in ogni livello”, in linea con gli impegni aziendali che prevedono “sforzi importanti nella riduzione delle emissioni di CO2 del 50% entro il 2030 e uno sforzo per raggiungere il nostro obiettivo ambientale a lungo termine, di diventare carbon neutral entro il 2050”.

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26 Aprile 2021

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