Tutti gli pneumatici venduti in Europa devono essere accompagnati per legge da un’etichetta che riporta le informazioni base relative alla gomma.
Il nuovo sistema di etichettatura, infatti, oltre a riportare larghezza, spalla del battistrada, dimensione del cerchio, indice di carico e indice di velocità, è stato ideato anche per migliorare la sicurezza stradale, favorire il risparmio di carburante e ridurre l’impatto ambientale rendendo ancor più consapevoli i consumatori.
L’indice di velocità, in particolare, è un codice alfabetico che indica la velocità massima a cui lo pneumatico può viaggiare con pressione di gonfiaggio corretta e utilizzato sotto carico.
Si ricorda, tuttavia, che anche se la categoria di velocità è un’indicazione relativa alle capacità dello pneumatico, in ogni caso non si può viaggiare oltre i limiti di velocità consentiti dalla legge.
Ogni lettera corrisponde a un equivalente in km/h: la tabella degli indici parte dalla categoria A1, assegnata alle gomme che possono sostenere la velocità massima di 5 km/h, e si conclude con la categoria ZR, attribuita agli pneumatici in grado di viaggiare oltre i 240 km/h.
Oltre che sull’etichetta, il codice di velocità è riportato anche sulla parte laterale dello pneumatico, in coda alla dicitura e dopo l’indice di carico.
Quando acquistate degli pneumatici nuovi, è bene accertarsi che il codice di velocità sia compatibile con la velocità prescritta per il veicolo su cui vanno montati.
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Se da una parte, è vietato montare un indice di velocità inferiore a quello di pneumatici montati in origine sul veicolo o a quello raccomandato dal costruttore, dall’altra è, invece, possibile montare un indice di velocità superiore.
Inoltre, ricordate che i produttori di pneumatici applicano questi indici di velocità per le gomme in buono stato; non si applicano se i vostri pneumatici sono danneggiati (rigonfiamento o taglio), sottogonfiati, sovraccarichi dal peso o riparati.
Che aspetti? Prova il nostro comparatore di pneumatici!13 Gennaio 2018